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Perché autoprodurre cosmetici?

Benessere, tempo per te stessa, economia e tutte le altre ragioni per cui è arrivato il momento di iniziare La cosmesi ha, da sempre, avuto un ruolo fondamentale nella cura della persona. L’uso di unguenti per la detersione o di sostanze utilizzate al solo scopo ornamentale e decorativo sulla pelle è attestato sin dalla preistoria. È l’etimologia stessa della parola a suggerirci che ‘cosmetica’ non è mero esercizio di vanità ma ha origini molto più profonde. Il termine viene dal greco kósmos che significa ‘ordine’ e che, in antitesi a ‘caos’, sta alla base dell’universo.  Quello che alla Make It Lab abbiamo in mente è una piccola rivoluzione culturale intorno al concetto di cosmetica, in particolar modo di ‘cosmetica fai da te’ che, per noi, significa far riavvicinare le donne (ma anche gli uomini!) al benessere, alla cura, al significato più puro del termine e, quindi, a se stesse.  Perché cosmetica fai da te dovrebbe star a significare questo? Innanzitutto, perché autoprodurre i prodotti per la cura del proprio corpo è un atto di consapevolezza, oltre che di benessere.  Autoprodurre un cosmetico significa sapere esattamente cosa c’è dentro.  Nutriresti il tuo organismo con dei cibi non genuini? Quello che applichiamo sulla nostra pelle viene assorbito dal nostro corpo al pari di quello che mangiamo.  L’azienda cosmetica, nella produzione, risponde anche a esigenze di marketing, utilizzando ingredienti finalizzati esclusivamente a migliorare l’aspetto del cosmetico ma che non hanno nulla a che vedere con l’efficacia, la qualità o la sicurezza del prodotto stesso.   Perché rispetterai l’ambiente. Riutilizzare i contenitori, i barattoli, i flaconi vuol dire evitare la produzione di plastica, vetro e altre sostanze, eliminare inutili sprechi e non produrre nuovi rifiuti. Tutti comportamenti, questi, poco ragionevoli che hanno condotto a uno dei maggiori disastri da cui oggi è afflitta l’umanità: l’inquinamento ambientale. Il riuso è un modo per contribuire a rendere il mondo un posto migliore, cominciando dal nostro micro-cosmo. Vuol dire essere artefici di un piccolo cambiamento in positivo che, a lungo termine, risulterà assolutamente impattante per il nostro pianeta. Ti sembra poco?  Perché ritagliare del tempo di svago e divertimento per se stessi è importante. E l’autoproduzione cosmetica potrebbe divenire un tuo personale rituale per stare bene con te, superare lo stress e migliorare la tua vita.  Perché risparmierai. Realizzare i tuoi prodotti di cosmetica e bellezza ti permetterà di contenere notevolmente i costi, rispetto ad acquistare i prodotti in commercio, senza rinunciare alla qualità  del prodotto finito, né alla sua efficacia.  Perché puoi raggiungere un grado di personalizzazione che nessun prodotto della grande distribuzione potrebbe mai garantirti. Quale industria, per quanto conduca ricerche di mercato sempre più mirate, potrebbe conoscere le fragranze, gli oli, le essenze e persino la consistenza della crema che prediligi?  Nella creazione del tuo cosmetico puoi evitare l’uso di quelle sostanze che ti provocano allergie, eruzioni o che, semplicemente, non ti piacciono. Un cosmetico ‘fai da te’ non è semplicemente fatto da te, ma è fatto per te.  Perché potresti stupirti nello scoprire che la produzione fai da te di cosmetici, se eseguita seguendo le linee guida, non è affatto un’operazione che richiede conoscenze complesse e che può essere effettuata solo da esperti. Anzi, potrai imparare, divertendoti, come coniugare passione e tecnica.  La cosmesi rimarrà un’arte anche se eseguita nel tuo personale laboratorio, a casa tua.  Perché ogni processo creativo è, in fondo, un atto d’amore.  Non sottovalutare l’incredibile portata terapeutica, i benefici e anche l’enorme soddisfazione a cui porta realizzare qualcosa con le proprie mani. Il lavoro artigianale è un percorso formativo dal forte potere riconciliante con se stessi e con gli altri. In questo senso, la realizzazione del tuo prodotto di benessere sarà essa stessa parte del tuo percorso di benessere.  Se etica, eco-sostenibilità, economia e tutte le altre ragioni elencate non ti sembrano motivazioni sufficientemente convincenti per iniziare questo percorso, quello che vogliamo tu sappia è che la cosmetica fai da te è una vera e propria filosofia di vita che ti porta a indagare e tradurre il tuo modo personale, soggettivo, unico di guardare il mondo, di apprezzare le cose, di riavvicinarti alla vera bellezza e di essere l’artefice di un cambiamento. Quel cambiamento, quella piccola rivoluzione di cui abbiamo parlato all’inizio, non può che partire da qui. Da te.    Il team Make it Lab.

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Produzione di cosmetici fai da te: le linee guida

La cosmetica fai da te è appassionante. Tuttavia, ci sono alcune cose che devi sapere prima di iniziare la tua ‘avventura’ nel mondo dell’autoproduzione di prodotti di cura e bellezza.   Se da una parte è vero che non occorrono conoscenze tecniche complesse, dall’altra, ricorda che stai preparando un cosmetico per te, per il tuo corpo, o per quello di qualcuno che ami: non si può essere approssimativi quando in gioco c’è il benessere della persona.    Ecco perché abbiamo preparato per te una piccola ‘guida pratica’ di quello che ti occorre per intraprendere questa attività gratificante e divertente.   1. CREARE NON SIGNIFICA IMPROVVISARE - La prima cosa in assoluto che ti occorre per approcciarti a questo mondo è pazienza. Per la corretta preparazione del tuo prodotto, sul nostro sito troverai ricette e video tutorial estremamente chiari. Ti chiediamo di seguire puntualmente tutti i passaggi, di non modificare i dosaggi e di rispettare i tempi di preparazione. Se ti manca un ingrediente e non sei sicuro di come effettuare una sostituzione, puoi chiedere consiglio al team di esperti makeitlab al nostro indirizzo info@makeitlab.eu. Puoi rivolgerti a noi anche per consigli, domande o per conoscere la disponibilità di altre materie prime. Sperimentare va bene ma non confonderlo con l’improvvisazione. 2. STEP BY STEP - Potresti partire dalle ricette più semplici, per arrivare, via via che acquisterai padronanza del ‘mestiere’, a quelle più elaborate.  3. CONOSCERE E’ ESSERE A META’ DEL LAVORO - Ti occorre una conoscenza base delle materie prime che utilizzerai. Sul nostro sito, è presente una scheda tecnica dettagliata di ogni componente. Leggerle prima di iniziare la tua attività di laboratorio ti permetterà di comprendere usi corretti, controindicazioni, dosi consigliate, eventuali incompatibilità e ogni altra informazione necessaria. 4. IGIENE - Anche se sei a casa, il tuo è comunque un piccolo laboratorio e come tale va ‘trattato’. Avere la mani pulite e indossare dispositivi protettivi come i comuni guanti in lattice, sono accorgimenti da tenere presenti in qualsiasi ‘officina creativa’, anche nella tua. Anche gli attrezzi che utilizzerai devono essere disinfettati, così come il tavolo da lavoro: puoi utilizzare alcool ad almeno 60 gradi o il metodo della bollitura per quelli resistenti al calore. 5. PH - Una volta preparato un composto, misura il pH, ovvero l’indicatore che rileva l’acidità o la basicità di una soluzione, immergendo per almeno 30 secondi la cartina tornasole all’interno della sostanza. Questo passaggio è importantissimo: ricorda che applicare sulla pelle preparati basici o troppo acidi può rovinarla o causare problemi. Se il pH risulta troppo alto occorrerà acidificare, mentre se il pH risulta troppo basso si dovrà basificare. 6. PREVIENI - Se sei a conoscenza di soffrire di allergie o di vere e proprie patologie, se sei in stato di gravidanza o semplicemente se hai una pelle molto sensibile e sei soggetta a pruriti, dermatiti o eruzioni cutanee, ti consigliamo di rivolgerti a un esperto prima di applicare una preparazione di cosmetica fai da te. Potrai contattare anche noi, scrivendoci un messaggio nell’apposito form dedicato al customer care. Il nostro team di farmacisti ti risponderà, consigliandoti al meglio.  7. CONOSCI TE STESSA – Soprattutto le prime volte, non puoi sapere come il tuo corpo reagirà a una sostanza. Puoi eseguire dei piccoli ‘test’ applicando una quantità minima del prodotto che hai creato sul polso e aspettando le successive 24 ore. Se non ti avrà provocato arrossamenti o fastidi, puoi utilizzarlo.  8. ETICHETTA e MONITORA – Crea un’etichetta per ognuno dei tuoi prodotti che riporti il contenuto della boccetta o del contenitore dove lo conserverai. Fallo subito, di modo da non confondere le tue preparazioni. Importantissimo: inserisci anche la data di creazione e, nel corso del tempo, monitora come esso si conserva. Se noti mutamenti nel colore, nell’odore, nella consistenza o nell’aspetto in generale, getta via il prodotto.  9. NON DEMORALIZZARTI – Non preoccuparti se i primi risultati non sono proprio come quelli desiderati e non demordere. Ogni processo creativo ha bisogno di tempo e dell’acquisizione di abilità ed esperienza. In altre parole, c’è bisogno anche che tu sbagli qualche volta prima di raggiungere un risultato ottimale.  10. CONTA SU DI NOI - Sul sito di Make It Lab, trovi tutto quello che ti occorre per dedicarti alla cosmetica fai da te: dalle materie prime agli strumenti tecnici da laboratorio, dalle ricette da seguire ai dispositivi protettivi. Gli altri fondamentali ingredienti’ devono provenire da te: saranno la tua curiosità, pazienza e sensibilità che metterai dentro ogni tuo preparato. Noi ti forniremo aiuto, ma crediamo che sarai tu la chiave del tuo successo nell’arte della preparazione cosmetica.    Il team Make it Lab    

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Oli essenziali: cosa sono e soprattutto quando (NON) usarli

I cosmetici prodotti seguendo le nostre ricette sono sicuri ed efficaci. Tuttavia, ricorda che stai utilizzando sostanze chimiche. Oltre ai dispositivi di protezione da indossare, è importante che tu conosca controindicazioni e avvertenze di utilizzo degli ingredienti delle tue ricette. Questo è vero in particolar modo per gli oli essenziali. In questo articolo, ti spieghiamo cosa sono e come impiegarli ma, soprattutto, ti chiediamo di leggere con la massima attenzione le PRECAUZIONI D’USO.  Sappi, infatti, che alcune di queste sostanze necessarie per produrre profumi, creme o prodotti per capelli sono da ritenersi assolutamente vietate in particolari condizioni (es. gravidanza, allattamento, presenza di patologie…) Cosa sono?  Gli oli essenziali sono le sostanze estratte dalle piante aromatiche. Sul nostro sito, li trovi all’interno delle materie prime. Essi sono concentrati in principi attivi e 100% naturali. Come si presentano? Una volta estratte, queste sostanze presentano alcune caratteristiche comuni: sono oleose, liquide, volatili, e profumate.  • Oleose, cioè con un ‘comportamento’ a molto simile a quella degli oli vegetali alimentari (hanno una densità inferiore all’acqua e, quindi, nella fase di distillazione, galleggiano), anche se la loro composizione è molto diversa da quella dei comuni oli che conosciamo. • Liquide, cioè solubili in alcol e olio, ma, come detto, non in acqua. • Volatili, perché evaporano rapidamente a contatto con l’aria. • Profumate, esattamente come la pianta da cui provengono. Quali sono i più comuni? Gli oli essenziali sono moltissimi. Essi sono presenti in tutte le piante, ma le quantità maggiori sono presenti in quelle aromatiche. Fra essi, i più comuni quelli estratti dagli agrumi, l’olio essenziale di lavanda, di camomilla, di patchouli, di sandalo, gelsomino, basilico…  Perché si utilizzano? Gli oli essenziali hanno svariate applicazioni: alimentari (per esempio nei liquori), mediche (hanno poteri antinfiammatori e antivirali), cosmetiche (in prodotti sia per la pelle che per i capelli), aromaterapiche…  Essi sono contenuti in diversi prodotti commestibili e non (per es. smalti e vernici ecologiche). Nella cosmetica a cosa servono? Ogni olio essenziale ha caratteristiche specifiche ed è dotato di una propria attività: alcuni sono quelli antirughe, altri hanno proprietà lenitive o calmanti, altri ancora sono usati contro la forfora e così via. E’ per questo che hanno un largo uso nella cosmetica e si ritrovano in creme, lozioni, unguenti, balsami… In generale, nei cosmetici fatti in casa gli oli essenziali sono utili sia per il loro potere conservante, (antibatterico e antiossidante), che per il buon profumo.  Impariamo a conoscerli  Gli oli essenziali vengono classificati, innanzitutto, sotto il profilo ‘aromatico’, cioè a seconda della fragranza, in  note di testa, note di cuore, note di base (oppure note alte, note di centro e note basse).   Note di testa: sono quelli dalla fragranza fresca e fruttata o mentolata e pungente, che si avvertono per primi (ma svaniscono anche più rapidamente). TRA QUESTI: arancio, limone, mandarino, pompelmo, bergamotto, eucalipto, menta, rosmarino, verbena EFFETTI BENEFICI: le essenze agli agrumi hanno un effetto antidepressivo sul sistema nervoso, quelle degli oli balsamici hanno effetti benefici sul sistema respiratorio. In generale, sono profumi stimolanti, ideali per chi cerca concentrazione. CARATTERISTICHE: sono le essenze, fra tutte, più volatili in assoluto, ovvero quelle che si dissolvono più velocemente. Sono quelle che si percepiscono per prime. La loro è un’azione rapida sul corpo e sulla mente. Resistenza della fragranza: meno di un’ora.    Note di cuore: sono quelli dall’essenza morbida, floreale e sensuale. Non si percepiscono immediatamente come quelli della prima categoria ma hanno una maggiore permanenza rispetto a essi. TRA QUESTI: gelsomino, geranio, lavanda, melissa, rosa, ylang-ylang EFFETTI BENEFICI: tranquillizzante, riequilibrante e vitalizzante CARATTERISTICHE: volatilità media. Non vengono avvertiti immediatamente. I loro sono effetti percepiti soprattutto dal corpo. Resistenza della fragranza: alcune ore.    Note di base: sono gli olii dalle note di fragranza più profonde, ricavati da legni, resine e spezie.  TRA QUESTI: cannella, cipresso, ginepro, salvia e sandalo. EFFETTI BENEFICI: sul corpo hanno effetto tonificante, rubefacente e corroborante, sul piano psichico aiutano a dare stabilità e forza. CARATTERISTICHE: minore volatilità. Effetti avvertiti soprattutto dalla mente. Resistenza della fragranza: diverse ore.   Un’altra differenziazione è quella operata in base al ‘comportamento’ della pianta da cui sono estratti (è, però un errore pensare che le proprietà di un olio coincidano con quelle della pianta) ed è operata in relazione ai quattro elementi naturali: acqua, aria, terra e fuoco.  Gli oli essenziali dell’Acqua sono quelli estratti soprattutto dai fiori, dalle note seducenti (in linea di massima, note di cuore della precedente classificazione).    Gli oli essenziali dell’Aria sono veloci, lavorano molto sulla testa, alleggeriscono i pensieri ed hanno un buon effetto sul sistema nervoso (note di testa della precedente classificazione).    Gli oli essenziali della Terra sono pesanti e persistenti, appartengono a legni, resine e radici (in linea di massima, note di base, nella precedente classificazione).    Gli oli essenziali del Fuoco sono caldi, molto attivi, appartengono a spezie ed aromatiche e sono dei potenti bio-attivanti (note di base o note di testa, nella precedente classificazione).   Entrambe le classificazioni sono state individuate unicamente a scopo orientativo ma non sono rigide: alcune sostanze, per la presenza di fragranze ed effetti benefici diversi, vengono classificate ora in uno, ora in un altro insieme (un esempio è l’o.e. di rosa, considerato ‘olio completo’ perché ha note di testa, di cuore e di base).   Naturalmente, una ripartizione molto valida è quella afferente al rimedio o al tipo di pelle su cui sono efficaci. Nella tabella di seguito, riportiamo una sintesi degli oli più usati in relazione alla propria pelle.   Pelle normale: lavanda, rosa Pelle grassa e mista: cistus, mirto Pelle impura e acneica: manuka, mirra, mirto, palissandro, tea tree Pelle secca o matura: semi di carota, rosa, rosa geranio, palissandro, ylang-ylang Pelle irritata: patchouli, rosa geranio Cellulite: arancia rossa, rosmarino, sandalo, ginepro, cipresso   Per quanto tempo e come si conservano? Gli oli essenziali hanno una shelf life abbastanza longeva: essi, se conservati correttamente, possono essere utilizzati anche fino a un anno dalla loro produzione. Tuttavia, per essi vale quanto detto per tutti i cosmetici: laddove riscontri mutamenti sostanziali nell’aspetto o nell’odore, il nostro consiglio è di non usare il prodotto e, anzi, gettarlo via.  Per conservarli correttamente, essi vanno inseriti in bottigliette di vetro oscurato e, comunque, vanno tenuti lontani dalla luce diretta, da fonti di calore e NON in frigorifero. Inoltre, ricorda che sono sostanze molto volatili: quando li utilizzi, presta attenzione a richiudere la bottiglietta per non far evaporare il prodotto.    Precauzioni d’uso 1. Gli oli essenziali sono sostanze molto concentrate e, quindi, NON VANNO MAI APPLICATI DIRETTAMENTE SULLA PELLE. Sono pochissimi gli oli essenziali tollerati dalla pelle. Se applicati ‘puri’ è molto alto il rischio di irritazioni o reazioni allergiche. Per il loro utilizzo, attieniti alle nostre ricette o tutorial.  2. Nella fase di preparazione, come sempre, UTILIZZA I GUANTI MONOUSO. 3. NON AUMENTARE MAI LE DOSI CONSIGLIATE. Anche in questo caso, segui sempre quello che abbiamo indicato nelle ricette.  4. EVITA IL CONTATTO CON GLI OCCHI, oltre che con la pelle e con le mucose. Laddove ciò accada, contatta immediatamente il medico o il farmacista.  5. Ricorda che la concentrazione degli oli essenziali nelle creme non deve superare lo 0,5%. 6. NON INGERIRE. Le nostre ricette riportano il corretto utilizzo degli oli essenziali per il solo uso COSMETICO.  7. TIENI LONTANO DA FONTI DI CALORE, poiché si tratta di sostanze infiammabili 8. TIENI FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI.    Inoltre, ci sono specifiche indicazioni che devi conoscere e seguire se sei in stato interessante, soffri di alcune patologie o adotterai specifici comportamenti nelle ore successive all’impiego dell’olio. In particolare:  SE SEI IN STATO DI GRAVIDANZA O IN ALLATTAMENTO, l’uso di alcuni oli essenziali è assolutamente sconsigliato. Tra questi: anice, basilico, canfora, cannella foglie, cedro, coriandolo, galbano, garofano chiodi, ginepro bacche, issopo, maggiorana, menta piperita, mirra, noce moscata, origano, patchouli, rosmarino, salvia, salvia sclarea, timo rosso, verbena odorosa, zenzero.  Queste stesse sostanze sono sconsigliate anche sulla pelle di bambini molto piccoli.    SE SOFFRI DI EPILESSIA O CONVULSIONI, evita di usare oli essenziali come: angelica, basilico, canfora, cannella foglie, cedro, finocchio dolce, issopo, noce moscata, rosmarino, salvia.   SE TI ESPORRAI AL SOLE NELLE 24 ORE SUCCESSIVE ALL’UTILIZZO DELL’OLIO ESSENZIALE, evita oli essenziali fotosensibilizzanti. Tra questi: angelica, arancio amaro, arancio dolce, bergamotto, cedro, finocchio dolce, limone, mandarino, pompelmo, sandalo, vaniglia, verbena odorosa. Queste stesse sostanze sono sconsigliate anche nel caso ti esporrai a lampade abbronzanti.    In generale, sconsigliamo l’utilizzo di oli essenziali anche a soggetti debilitati, anziani, ipertesi, allergici.

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Vero/falso: 5 domande sulle acque aromatiche

Non solo acqua di rose: il mondo delle acque aromatiche comprende prodotti diversi con diverse proprietà. Fiordaliso, malva, melissa... scopriamole nel dettaglio, attraverso 5 domande:   1) "Acqua aromatica", "idrolato" e "acqua floreale" sono sinonimi? Sì e no. Si tratta sempre di acque arricchite, mediante distillazione in corrente di vapore, dei principi attivi volatili delle piante. Parliamo, quindi, di acque che contengono una piccolissima percentuale di oli essenziali (l’1% al massimo). La categoria di “acqua aromatica” è generale mentre, nel caso in cui l’origine sia un fiore, è meglio utilizzare il termine “acqua floreale”. Con “idrolato”, invece, si può indicare l’acqua distillata per uso interno, differente dall'uso topico cosmetico (è il caso del nasturzio o del carciofo, utili come depurativi).   2) Le acque aromatiche sono utili solo per la profumazione? No. A seconda della pianta d’origine, l’acqua aromatica può svolgere anche altre funzioni: ACQUA DI AMAMELIDE = Astringente, l’ideale per pelli grasse e impure ACQUA DI CALENDULA = Utile come acqua rinfrescante per l’estate, placa rossori e irritazioni ACQUA DI CAMOMILLA = Lenitiva, dà sollievo alle pelli irritate o particolarmente sensibili ACQUA DI FIORDALISO = Per la sua delicatezza, si può inserire in preparazioni per il contorno occhi ACQUA DI FIORI D'ARANCIO = Tonificante e rinfrescante, soprattutto per le pelli secche ACQUA DI MALVA = Inserita in un detergente intimo, svolge una funzione disinfettante ACQUA DI MELISSA = Antinfiammatorio, efficace sulle pelli mature ACQUA DI ROSE = L’acqua aromatica per eccellenza, usata come tonico e in prodotti antiage ACQUA DI TIGLIO = Lenitiva, si può inserire in uno shampoo delicato.   3) Si possono riscaldare? No. Le componenti aromatiche sono volatili, quindi evaporano facilmente. Certo, le acque distillate possono sopportare temperature di massimo 30°-40°, mantenendo più o meno inalterate le proprietà, ma è sempre consigliabile utilizzarle nelle preparazioni a freddo.   4) Possono sostituire l’acqua altamente depurata nelle preparazioni? Sì. Ad esempio, una maschera purificante diventa più delicata con l’acqua di camomilla, mentre un gel di acido ialuronico può risultare più efficace con l’acqua di rose o di fiori d’arancio (e che profumo.)   5) Si possono usare pure? Sì, ma dipende dalla finalità. Ad esempio, l’acqua di rose, applicata in purezza dopo la detersione del viso, lascia la pelle più luminosa e fresca ma può anche arricchire una crema idratante per pelli problematiche. Così come l'acqua di calendula, che puoi spruzzare come doposole lenitivo oppure mixarla con le proteine del grano e il mentolo... sollievo immediato!

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Alla ricerca del profumo perfetto

La ricetta che vi consigliamo è semplice ma d'effetto: si tratta di un profumo solido, ideale da realizzare anche per fare un regalo a qualcuno personalizzato. La base di partenza è un mix emolliente con Olio di Mandorle dolci, Cera d'Api e Burro di Karité. La vera sfida, però, è in quello 0,7% di profumo. Come sceglierlo? Nel nostro catalogo, puoi trovare diverse soluzioni, in base ai gusti e alla personalità del destinatario. Qualche suggerimento: - per un'amica speciale, puntate sul delicato e iperfemminile Gelsomino - per un compagno tutto sport e viaggi, scegliete Fragranza Marina - per una mamma briosa, provate Fragranza Solare 2 - per un papà di gusti difficili, andate sul sicuro con il Muschio bianco - per una collega decisa, il legnoso Bois de Rose farà al caso vostro - per una zia elegante, inserite un po' di Lusso Francese   Potete anche divertirvi a miscelare gli oli essenziali, creando la vostra "armonia olfattiva". Ricordate che, per un accordo perfetto, dovrete bilanciare le note di testa (le prime ad essere percepite ma anche le più volatili), di cuore (le più intense e persistenti) e di fondo (l'eco profumata e duratura). Un esempio? Arancio dolce e Chiodi di garofano (ne basta pochissimo) oppure Lavanda-Limone-Rosmarino...  

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Caldistat Db: cosa è e a cosa serve

Il conservante più amato dalle spignattatrici non parla solo francese.  Il nostro Caldistat Db (INCI: Benzyl Alcohol, Dehydroacetic Acid, Aqua) ha la stessa composizione degli altri che si trovano in commercio. Si tratta di un conservante antimicrobico “ad ampio spettro” (come lo definiscono i tecnici del settore): ciò significa che è attivo sulla maggior parte dei batteri e previene la formazione di muffe e lieviti che potrebbero contaminare le preparazioni. Si ottiene combinando due sostanze, l’alcool benzilico (un potente battericida) e l’acido deidroacetico (che inibisce la germinazione delle spore). Perché è così popolare sui blog e su YouTube? Semplice: perché rappresenta un’ottima alternativa ai parabeni, per realizzare cosmetici più naturali e delicati senza rinunciare alla sicurezza. Qualche accorgimento per utilizzare al meglio Caldistat Db: - L’attività antimicrobica è ottimale a pH < 6 (leggermente acido) quindi, prima di aggiungerlo, controllate il pH del vostro preparato con la cartina al tornasole; - Poiché la miscela contiene acqua, può essere incorporato facilmente in tutte le preparazioni contenenti una fase acquosa (shampoo, bagno-schiuma, emulsioni, lozioni etc.); - Aggiungetelo solo a fine preparazione e sempre nella fase di raffreddamento (meglio se la temperatura è inferiore a 40°C); - Usate sempre la giusta dose di prodotto -> per creme, lozioni e cosmetici a risciacquo, dallo 0,2% all’1% del peso totale; per i prodotti che possono venire a contatto con gli occhi, il massimo è lo 0,2%.

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Come creare etichette personalizzate

Etichettare i prodotti che hai appena creato è un’operazione fondamentale. Vediamo come si fa, per non dimenticare alcun dato da inserire.  Per ciascun cosmetico, le indicazioni da riportare sono:  - Tipologia del prodotto (crema, olio, profumo…) - Elenco degli ingredienti e quantità - La data di realizzazione - Il termine minimo di conservazione o la data di scadenza  - Le condizioni di conservazione e le condizioni d’impiego (es. le controindicazioni).    Se queste sono le indicazioni da riportare, occorre che tu sia in grado di realizzare etichette personalizzate. Per fortuna, il web ci aiuta. Di seguito, una serie di consigli per creare le tue etichette: 1. Un sito per "vestire" in modo elegante e originale le tue creazioni è The Jam Labelizer. Il sito nasce per le marmellate ma ha una galleria di modelli che si adattano perfettamente alle diverse tipologie di spignatto. Come si usa? Molto semplice: - compila i campi in base alle tue esigenze (ad esempio, inserendo il nome della ricetta in "Jam Name" e gli ingredienti chiave in "Jame Type") - nei campi "Tag Line" puoi inserire il tuo nome oppure il nome del destinatario (nel caso volessi fare un regalo) - in "Batch date", inserisci la data di realizzazione (ricorda sempre di segnarla!) - clicca sulle frecce e scegli il modello che più ti piace - scegli la variante di colore con "Label Color" - ora puoi salvare in .jpg la tua etichetta, stamparla (adattando le dimensioni al contenitore) e condividerla su Facebook. I modelli gratuiti sono 2 ma hai a disposizione 3 diverse colorazioni.   2. Se invece vuoi divertirti con Word, ti consigliamo la galleria di template di Avery, gratuita e ricca di spunti interessanti. Sfoglia le proposte, dai modelli semplici. Scegli in base alla forma del packaging e all'utilizzo della tua crema, poi clicca su "Download" per scaricare il documento personalizzabile.   3. Un altro sito molto intuitivo che permette di creare grafiche personalizzate in modo semplice è Canva, disponibile anche come app per cellulari. Tra i vari progetti online che puoi creare (e poi scaricare) c’è proprio la possibilità di realizzare etichette. 

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Dacci un nome, lo stampiamo sul vasetto!

Cercare regali originali per Natale può essere davvero un’impresa. Siete proprio sicuri? Con Makeit potrete personalizzare il vostro vasetto di crema con il nome del destinatario.   Come fare? Semplice! - Acquista il singolo vasetto per crema da 50 ml o da 100 ml  - Scegli il colore di stampa che più ti piace, tra le nostre proposte (verde muschio, rosso corallo o blu elettrico) - Decidi il nome da stampare - Invia una mail a info@makeitlab.eu scrivendo nell’oggetto “REGALO MAKEIT” e specificando nel testo il nome e il colore scelto (ad esempio, “ROSSO LAURA”)   Potete divertirvi a personalizzare le ricette in base ai gusti del partner, dell'amica del cuore, di mamma e papà...  Ecco alcune idee:   Per lei: - Profumo solido fai da te personalizzabile - Balsamo labbra al cioccolato bianco - Maschera per capelli grassi all'argilla verde   Per lui: - Gel pre-rasatura aloe e calendula - Crema balsamica all'eucalipto  

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Focus: il contenitore più 'easy' che c'è

Spesso ci chiedete informazioni sui contenitori, in particolare su quelli per gli oli essenziali: "Perché hanno una cavità?", "Sono di plastica o di vetro?", etc. Si tratta del nostro brevetto "Easy Label Pack". In base alla normativa CLP, l'etichetta che accompagna il prodotto deve essere sempre leggibile, anche nel caso di piccole quantità. Ora, immaginate di inserire un nome INCI lunghissimo, numeri di lotto, pittogrammi di rischio su di una boccettina da 10 ml… Ecco perché abbiamo studiato e brevettato una soluzione ottimale, cioè un contenitore a bassa capacità formato da due parti indivisibili: 1) un "cuore" di vetro, che contiene la materia prima in polvere o liquida; 2) un rivestimento esterno in polipropilene, che ospita l'etichetta completa e leggibile e, allo stesso tempo, preserva le caratteristiche chimico-fisiche del prodotto. Quali sono i vantaggi? - informazioni sempre a portata di mano (e di occhi!) - maggiore resistenza agli urti e ai raggi solari - possibilità di impilare i flaconi.   Ora non vi resta che provare! Sfogliate il catalogo contenitori sul nostro sito: abbiamo pensato ad un contenitore specifico per ogni tipo di spignatto (creme, gel, sieri, mousse...). 

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