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IDROSSIETILCELLULOSA MEDIA VISCOSITA' USO COSMETICO

Codice: 022357

3,88
Formato

NOME CHIMICO Cellulosa parzialmente O-(2-idrossietilata)

pH 6,5-8,5 (2%)

VISCOSITA' 4500-6500 mPa-s (2%)

NOME INCI Hydroxyethylcellulose; Disodium Phosphate; Sodium Phosphate; Polysorbate 60; Sodium Nitrate

SINONIMI Cellulosa, 2-idrossietiletere

NATURA DEL PRODOTTO Sintetica, a partire da materie prime di origine vegetale

DESCRIZIONE E' una cellulosa non ionica parzialmente 2-idrossietilata Grado di sostituzione: 2,5

COMPOSIZIONE Idrossietilcellulosa >= 93%; Fosfato bisodico

ALLERGENI Non contiene nessun allergene in base al Reg. CE n. 1223/2009 sui prodotti cosmetici (alleg. III)

ASPETTO Polvere

COLORE Bianco

SOLUBILITA' Solubile in acqua, a caldo e a freddo, formando una soluzione colloidale; praticamente insolubile in acetone, in etanolo (96%) e in toluene.

CONSERVAZIONE Conservare in contenitori ben chiusi in luogo fresco e asciutto

PROPRIETA' Gelificante, addensante, viscosizzante e modificatore reologico; legante; stabilizzante; sospendente; agente di rivestimento (film-former). Il prodotto si scioglie prontamente in acqua formando delle soluzioni viscose limpide; la qualità delle soluzioni non è influenzata dalla presenza di elevate concentrazioni di altri soluti come sali, alcali e acidi deboli

DOSI CONSIGLIATE 0,5-1,0% in preparazioni ad uso topico Come gelificante: in soluzione al 2% produce una viscosit? di 4500-6500 mPa-s

INCOMPATIBILITA' L'idrossietilcellulosa è parzialmente compatibile con caseina, amido, metilcellulosa, alcool polivinilico e gelatina, mentre risulta incompatibile con zeina

BIBLIOGRAFIA Medicamenta VII Ed.; Handbook of pharmaceutical excipients 6th ed.

NOTE Conforme alla normativa vigente sui prodotti cosmetici (Reg. 1223/2009/CE); Conforme ai limiti stabiliti dal Reg. 1223/2009/CE sulle sostanze C.M.R.; Non testato sugli animali (Reg. 1223/2009/CE); Non contiene nanomateriali (Reg. 1223/2009/CE); Prodotto in linea con i principi Halal Esente da OGM (Reg. 1829-1830/2003/CE); BSE/TSE non applicabile

Ricette in cui è presente

Troverai qui di seguito le ricette in cui è presente il seguente prodotto

Dentifricio fai-da-te alla menta

Igiene

Come autoprodurre il dentifricio in casa? Semplice, con la nostra ricetta di dentifricio in gel!

La sua formulazione delicata rispetta il PH basico della bocca, è ottimo per combattere le carie, il tartaro e ti aiuterà a mantenere il tuo alito fresco e profumato grazie alla presenza della menta.

Per 100 g di dentifricio ti servono:

Saccarina 0,1 g
Sodio laurilsolfato 2 g
Idrossietilcellulosa 1,5 g                                       
Polisorbato 20 1,5 g
Menta Olio Essenziale 0,4 g
Acqua altamente depurata 30 g
Glicerolo vegetale 64,5 g

Kit per la preparazione:

Bilancia
Spatola
Becher
Bacchetta di vetro

Preparazione:

Nell’acqua sciogli la saccarina e il sodio laurilsolfato. Miscela l’O.E. di menta con il Polisorbato 20. Disperdi l’idrossietilcellulosa nel glicerolo. Unisci le 3 fasi e miscela il tutto fino a omogeneità.

Lo sai che?

Nell’antichità, i Greci e i Romani erano soliti curare l’igiene dentale con un composto abrasivo fatto di polvere di carbone, gusci di ostriche e ossa frantumate che spazzolavano direttamente sui denti con l’aiuto di stracci di cotone o ramoscelli di albero.

Un consiglio:

Utilizza quotidianamente questo dentifricio in gel per un’efficace pulizia dei denti e conservalo all’interno di un contenitore fornito di coperchio a chiusura ermetica. Puoi utilizzarlo anche come rimedio contro le scottature poiché la presenza della menta ti aiuterà a rinfrescare la zona trattata e a darti un’immediata sensazione di sollievo.

 

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Gel igienizzante mani fai da te

Igiene

Quanto è utile agire con un prodotto disinfettante sulle mani in tutte quelle occasioni in cui non puoi lavartele? Avere sempre in borsa un prodotto a base alcolica e senza bisogno di risciacquo si rivelerà assolutamente vantaggioso in una molteplicità di occasioni. Vediamo come produrlo.

Ti servono:

Acqua altamente depurata 24.3 ml
Alcool puro 96% 73 ml
Glicerolo vegetale 1,5 g
Idrossietilcellulosa media viscosità 1.2 g
Olio essenziale (come il Limone) o di fragranza (come Talco o Mughetto) 3-6 gocce

Kit per la preparazione:

Bilancia
Cilindro in vetro graduato
Spatola
Becher
Bacchetta di vetro

Preparazione:

Disperdi in acqua calda l’idrossietilcellulosa, miscelando con una bacchetta fino a formazione di un gel. Aggiungi poi il glicerolo continuando a mescolare. A parte aggiungi l’olio essenziale all’alcool e unisci la soluzione ottenuta al gel precedentemente preparato.
Lascia riposare qualche ora per eliminare eventuali bollicine d’aria.

Note: Per la misura del volume utilizza un cilindro in vetro graduato.

Lo sai che?

Per realizzare un’azione disinfettante, non è sufficiente che un prodotto sia a base alcolica. La presenza di alcool non deve essere inferiore al 70%.

Un consiglio:

Trasferiscilo in un pratico flaconcino flip-top: nello zaino o in borsa per igiene sempre a portata di mano.

 

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Gel esfoliante all’acido glicolico

Corpo

L’insorgenza di macchie scure sulla pelle e di discromie cutanee rappresenta un fastidioso problema estetico, molto spesso causato da un eccesso o da una carenza di melanina. Tra i fattori più frequenti ricordiamo anche l’esposizione prolungata ai raggi ultravioletti e un utilizzo di cosmetici aggressivi che contribuiscono a provocare uno stato infiammatorio degli strati epidermici.

Ti consigliamo la preparazione di questo gel all’acido glicolico, un elisir di bellezza particolarmente utile per un’azione di peeling e di rimozione completa di cellule morte e impurità cutanee.

Per 100 g di gel ti servono:

Acido glicolico sol. 70% 5g
Idrossietilcellulosa 2 g
Acqua altamente depurata 93 g

Kit per la preparazione:

Bilancia
Spatola
Becher
Cartina tornasole
Pipetta pasteur
Tettarella

Preparazione:

Sciogli l’acido glicolico in acqua e successivamente, disperdi a pioggia l’idrossietilcellulosa scaldando leggermente. Miscela con una spatola fino a omogeneità e lascia riposare il gel per un paio d’ore.

Note:

Alla fine controlla con una cartina tornasole il pH. Il pH corretto per la giusta efficacia di questa preparazione è 3.5. Se risulta più alto, aggiungi qualche goccia di AMP (Aminomethyl propanol) o qualche goccia di una soluzione di soda caustica al 10%, poco alla volta, misurando il pH ad ogni aggiunta fino a raggiungere il valore desiderato.
(Per ottenere 100 ml di soluzione di soda caustica al 10%, sciogli 10 g di soda caustica in 90 g di acqua altamente depurata).

Lo sai che?

L’acido glicolico è presente in natura nella canna da zucchero, è per questo particolarmente riconosciuto per la sua azione esfoliante capace di levigare la pelle e contrastare l’invecchiamento cutaneo. L’azione anti-età dell’acido glicolico lo rende ideale per la cura delle pelli più mature poiché riduce la comparsa di rughe e pieghe sottili sulla pelle.

Un consiglio: 

Per un risultato ottimale, lava prima accuratamente il viso e utilizza una piccola quantità di gel massaggiando delicatamente con movimenti circolari quindi risciacqua con acqua tiepida. Ricordiamo che la consistenza del gel dipende in modo proporzionale dalla concentrazione dell’Idrossietilcellulosa. Per i più esperti, consigliamo una piastra riscaldante munita di agitatore magnetico.

Per ulteriori dettagli scrivici su info@makeitlab.eu.

 

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Approfondimenti e post più recenti dalla redazione

Perché autoprodurre cosmetici?

Benessere, tempo per te stessa, economia e tutte le altre ragioni per cui è arrivato il momento di iniziare La cosmesi ha, da sempre, avuto un ruolo fondamentale nella cura della persona. L’uso di unguenti per la detersione o di sostanze utilizzate al solo scopo ornamentale e decorativo sulla pelle è attestato sin dalla preistoria. È l’etimologia stessa della parola a suggerirci che ‘cosmetica’ non è mero esercizio di vanità ma ha origini molto più profonde. Il termine viene dal greco kósmos che significa ‘ordine’ e che, in antitesi a ‘caos’, sta alla base dell’universo.  Quello che alla Make It Lab abbiamo in mente è una piccola rivoluzione culturale intorno al concetto di cosmetica, in particolar modo di ‘cosmetica fai da te’ che, per noi, significa far riavvicinare le donne (ma anche gli uomini!) al benessere, alla cura, al significato più puro del termine e, quindi, a se stesse.  Perché cosmetica fai da te dovrebbe star a significare questo? Innanzitutto, perché autoprodurre i prodotti per la cura del proprio corpo è un atto di consapevolezza, oltre che di benessere.  Autoprodurre un cosmetico significa sapere esattamente cosa c’è dentro.  Nutriresti il tuo organismo con dei cibi non genuini? Quello che applichiamo sulla nostra pelle viene assorbito dal nostro corpo al pari di quello che mangiamo.  L’azienda cosmetica, nella produzione, risponde anche a esigenze di marketing, utilizzando ingredienti finalizzati esclusivamente a migliorare l’aspetto del cosmetico ma che non hanno nulla a che vedere con l’efficacia, la qualità o la sicurezza del prodotto stesso.   Perché rispetterai l’ambiente. Riutilizzare i contenitori, i barattoli, i flaconi vuol dire evitare la produzione di plastica, vetro e altre sostanze, eliminare inutili sprechi e non produrre nuovi rifiuti. Tutti comportamenti, questi, poco ragionevoli che hanno condotto a uno dei maggiori disastri da cui oggi è afflitta l’umanità: l’inquinamento ambientale. Il riuso è un modo per contribuire a rendere il mondo un posto migliore, cominciando dal nostro micro-cosmo. Vuol dire essere artefici di un piccolo cambiamento in positivo che, a lungo termine, risulterà assolutamente impattante per il nostro pianeta. Ti sembra poco?  Perché ritagliare del tempo di svago e divertimento per se stessi è importante. E l’autoproduzione cosmetica potrebbe divenire un tuo personale rituale per stare bene con te, superare lo stress e migliorare la tua vita.  Perché risparmierai. Realizzare i tuoi prodotti di cosmetica e bellezza ti permetterà di contenere notevolmente i costi, rispetto ad acquistare i prodotti in commercio, senza rinunciare alla qualità  del prodotto finito, né alla sua efficacia.  Perché puoi raggiungere un grado di personalizzazione che nessun prodotto della grande distribuzione potrebbe mai garantirti. Quale industria, per quanto conduca ricerche di mercato sempre più mirate, potrebbe conoscere le fragranze, gli oli, le essenze e persino la consistenza della crema che prediligi?  Nella creazione del tuo cosmetico puoi evitare l’uso di quelle sostanze che ti provocano allergie, eruzioni o che, semplicemente, non ti piacciono. Un cosmetico ‘fai da te’ non è semplicemente fatto da te, ma è fatto per te.  Perché potresti stupirti nello scoprire che la produzione fai da te di cosmetici, se eseguita seguendo le linee guida, non è affatto un’operazione che richiede conoscenze complesse e che può essere effettuata solo da esperti. Anzi, potrai imparare, divertendoti, come coniugare passione e tecnica.  La cosmesi rimarrà un’arte anche se eseguita nel tuo personale laboratorio, a casa tua.  Perché ogni processo creativo è, in fondo, un atto d’amore.  Non sottovalutare l’incredibile portata terapeutica, i benefici e anche l’enorme soddisfazione a cui porta realizzare qualcosa con le proprie mani. Il lavoro artigianale è un percorso formativo dal forte potere riconciliante con se stessi e con gli altri. In questo senso, la realizzazione del tuo prodotto di benessere sarà essa stessa parte del tuo percorso di benessere.  Se etica, eco-sostenibilità, economia e tutte le altre ragioni elencate non ti sembrano motivazioni sufficientemente convincenti per iniziare questo percorso, quello che vogliamo tu sappia è che la cosmetica fai da te è una vera e propria filosofia di vita che ti porta a indagare e tradurre il tuo modo personale, soggettivo, unico di guardare il mondo, di apprezzare le cose, di riavvicinarti alla vera bellezza e di essere l’artefice di un cambiamento. Quel cambiamento, quella piccola rivoluzione di cui abbiamo parlato all’inizio, non può che partire da qui. Da te.    Il team Make it Lab.

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Produzione di cosmetici fai da te: le linee guida

La cosmetica fai da te è appassionante. Tuttavia, ci sono alcune cose che devi sapere prima di iniziare la tua ‘avventura’ nel mondo dell’autoproduzione di prodotti di cura e bellezza.   Se da una parte è vero che non occorrono conoscenze tecniche complesse, dall’altra, ricorda che stai preparando un cosmetico per te, per il tuo corpo, o per quello di qualcuno che ami: non si può essere approssimativi quando in gioco c’è il benessere della persona.    Ecco perché abbiamo preparato per te una piccola ‘guida pratica’ di quello che ti occorre per intraprendere questa attività gratificante e divertente.   1. CREARE NON SIGNIFICA IMPROVVISARE - La prima cosa in assoluto che ti occorre per approcciarti a questo mondo è pazienza. Per la corretta preparazione del tuo prodotto, sul nostro sito troverai ricette e video tutorial estremamente chiari. Ti chiediamo di seguire puntualmente tutti i passaggi, di non modificare i dosaggi e di rispettare i tempi di preparazione. Se ti manca un ingrediente e non sei sicuro di come effettuare una sostituzione, puoi chiedere consiglio al team di esperti makeitlab al nostro indirizzo info@makeitlab.eu. Puoi rivolgerti a noi anche per consigli, domande o per conoscere la disponibilità di altre materie prime. Sperimentare va bene ma non confonderlo con l’improvvisazione. 2. STEP BY STEP - Potresti partire dalle ricette più semplici, per arrivare, via via che acquisterai padronanza del ‘mestiere’, a quelle più elaborate.  3. CONOSCERE E’ ESSERE A META’ DEL LAVORO - Ti occorre una conoscenza base delle materie prime che utilizzerai. Sul nostro sito, è presente una scheda tecnica dettagliata di ogni componente. Leggerle prima di iniziare la tua attività di laboratorio ti permetterà di comprendere usi corretti, controindicazioni, dosi consigliate, eventuali incompatibilità e ogni altra informazione necessaria. 4. IGIENE - Anche se sei a casa, il tuo è comunque un piccolo laboratorio e come tale va ‘trattato’. Avere la mani pulite e indossare dispositivi protettivi come i comuni guanti in lattice, sono accorgimenti da tenere presenti in qualsiasi ‘officina creativa’, anche nella tua. Anche gli attrezzi che utilizzerai devono essere disinfettati, così come il tavolo da lavoro: puoi utilizzare alcool ad almeno 60 gradi o il metodo della bollitura per quelli resistenti al calore. 5. PH - Una volta preparato un composto, misura il pH, ovvero l’indicatore che rileva l’acidità o la basicità di una soluzione, immergendo per almeno 30 secondi la cartina tornasole all’interno della sostanza. Questo passaggio è importantissimo: ricorda che applicare sulla pelle preparati basici o troppo acidi può rovinarla o causare problemi. Se il pH risulta troppo alto occorrerà acidificare, mentre se il pH risulta troppo basso si dovrà basificare. 6. PREVIENI - Se sei a conoscenza di soffrire di allergie o di vere e proprie patologie, se sei in stato di gravidanza o semplicemente se hai una pelle molto sensibile e sei soggetta a pruriti, dermatiti o eruzioni cutanee, ti consigliamo di rivolgerti a un esperto prima di applicare una preparazione di cosmetica fai da te. Potrai contattare anche noi, scrivendoci un messaggio nell’apposito form dedicato al customer care. Il nostro team di farmacisti ti risponderà, consigliandoti al meglio.  7. CONOSCI TE STESSA – Soprattutto le prime volte, non puoi sapere come il tuo corpo reagirà a una sostanza. Puoi eseguire dei piccoli ‘test’ applicando una quantità minima del prodotto che hai creato sul polso e aspettando le successive 24 ore. Se non ti avrà provocato arrossamenti o fastidi, puoi utilizzarlo.  8. ETICHETTA e MONITORA – Crea un’etichetta per ognuno dei tuoi prodotti che riporti il contenuto della boccetta o del contenitore dove lo conserverai. Fallo subito, di modo da non confondere le tue preparazioni. Importantissimo: inserisci anche la data di creazione e, nel corso del tempo, monitora come esso si conserva. Se noti mutamenti nel colore, nell’odore, nella consistenza o nell’aspetto in generale, getta via il prodotto.  9. NON DEMORALIZZARTI – Non preoccuparti se i primi risultati non sono proprio come quelli desiderati e non demordere. Ogni processo creativo ha bisogno di tempo e dell’acquisizione di abilità ed esperienza. In altre parole, c’è bisogno anche che tu sbagli qualche volta prima di raggiungere un risultato ottimale.  10. CONTA SU DI NOI - Sul sito di Make It Lab, trovi tutto quello che ti occorre per dedicarti alla cosmetica fai da te: dalle materie prime agli strumenti tecnici da laboratorio, dalle ricette da seguire ai dispositivi protettivi. Gli altri fondamentali ingredienti’ devono provenire da te: saranno la tua curiosità, pazienza e sensibilità che metterai dentro ogni tuo preparato. Noi ti forniremo aiuto, ma crediamo che sarai tu la chiave del tuo successo nell’arte della preparazione cosmetica.    Il team Make it Lab    

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Oli essenziali: cosa sono e soprattutto quando (NON) usarli

I cosmetici prodotti seguendo le nostre ricette sono sicuri ed efficaci. Tuttavia, ricorda che stai utilizzando sostanze chimiche. Oltre ai dispositivi di protezione da indossare, è importante che tu conosca controindicazioni e avvertenze di utilizzo degli ingredienti delle tue ricette. Questo è vero in particolar modo per gli oli essenziali. In questo articolo, ti spieghiamo cosa sono e come impiegarli ma, soprattutto, ti chiediamo di leggere con la massima attenzione le PRECAUZIONI D’USO.  Sappi, infatti, che alcune di queste sostanze necessarie per produrre profumi, creme o prodotti per capelli sono da ritenersi assolutamente vietate in particolari condizioni (es. gravidanza, allattamento, presenza di patologie…) Cosa sono?  Gli oli essenziali sono le sostanze estratte dalle piante aromatiche. Sul nostro sito, li trovi all’interno delle materie prime. Essi sono concentrati in principi attivi e 100% naturali. Come si presentano? Una volta estratte, queste sostanze presentano alcune caratteristiche comuni: sono oleose, liquide, volatili, e profumate.  • Oleose, cioè con un ‘comportamento’ a molto simile a quella degli oli vegetali alimentari (hanno una densità inferiore all’acqua e, quindi, nella fase di distillazione, galleggiano), anche se la loro composizione è molto diversa da quella dei comuni oli che conosciamo. • Liquide, cioè solubili in alcol e olio, ma, come detto, non in acqua. • Volatili, perché evaporano rapidamente a contatto con l’aria. • Profumate, esattamente come la pianta da cui provengono. Quali sono i più comuni? Gli oli essenziali sono moltissimi. Essi sono presenti in tutte le piante, ma le quantità maggiori sono presenti in quelle aromatiche. Fra essi, i più comuni quelli estratti dagli agrumi, l’olio essenziale di lavanda, di camomilla, di patchouli, di sandalo, gelsomino, basilico…  Perché si utilizzano? Gli oli essenziali hanno svariate applicazioni: alimentari (per esempio nei liquori), mediche (hanno poteri antinfiammatori e antivirali), cosmetiche (in prodotti sia per la pelle che per i capelli), aromaterapiche…  Essi sono contenuti in diversi prodotti commestibili e non (per es. smalti e vernici ecologiche). Nella cosmetica a cosa servono? Ogni olio essenziale ha caratteristiche specifiche ed è dotato di una propria attività: alcuni sono quelli antirughe, altri hanno proprietà lenitive o calmanti, altri ancora sono usati contro la forfora e così via. E’ per questo che hanno un largo uso nella cosmetica e si ritrovano in creme, lozioni, unguenti, balsami… In generale, nei cosmetici fatti in casa gli oli essenziali sono utili sia per il loro potere conservante, (antibatterico e antiossidante), che per il buon profumo.  Impariamo a conoscerli  Gli oli essenziali vengono classificati, innanzitutto, sotto il profilo ‘aromatico’, cioè a seconda della fragranza, in  note di testa, note di cuore, note di base (oppure note alte, note di centro e note basse).   Note di testa: sono quelli dalla fragranza fresca e fruttata o mentolata e pungente, che si avvertono per primi (ma svaniscono anche più rapidamente). TRA QUESTI: arancio, limone, mandarino, pompelmo, bergamotto, eucalipto, menta, rosmarino, verbena EFFETTI BENEFICI: le essenze agli agrumi hanno un effetto antidepressivo sul sistema nervoso, quelle degli oli balsamici hanno effetti benefici sul sistema respiratorio. In generale, sono profumi stimolanti, ideali per chi cerca concentrazione. CARATTERISTICHE: sono le essenze, fra tutte, più volatili in assoluto, ovvero quelle che si dissolvono più velocemente. Sono quelle che si percepiscono per prime. La loro è un’azione rapida sul corpo e sulla mente. Resistenza della fragranza: meno di un’ora.    Note di cuore: sono quelli dall’essenza morbida, floreale e sensuale. Non si percepiscono immediatamente come quelli della prima categoria ma hanno una maggiore permanenza rispetto a essi. TRA QUESTI: gelsomino, geranio, lavanda, melissa, rosa, ylang-ylang EFFETTI BENEFICI: tranquillizzante, riequilibrante e vitalizzante CARATTERISTICHE: volatilità media. Non vengono avvertiti immediatamente. I loro sono effetti percepiti soprattutto dal corpo. Resistenza della fragranza: alcune ore.    Note di base: sono gli olii dalle note di fragranza più profonde, ricavati da legni, resine e spezie.  TRA QUESTI: cannella, cipresso, ginepro, salvia e sandalo. EFFETTI BENEFICI: sul corpo hanno effetto tonificante, rubefacente e corroborante, sul piano psichico aiutano a dare stabilità e forza. CARATTERISTICHE: minore volatilità. Effetti avvertiti soprattutto dalla mente. Resistenza della fragranza: diverse ore.   Un’altra differenziazione è quella operata in base al ‘comportamento’ della pianta da cui sono estratti (è, però un errore pensare che le proprietà di un olio coincidano con quelle della pianta) ed è operata in relazione ai quattro elementi naturali: acqua, aria, terra e fuoco.  Gli oli essenziali dell’Acqua sono quelli estratti soprattutto dai fiori, dalle note seducenti (in linea di massima, note di cuore della precedente classificazione).    Gli oli essenziali dell’Aria sono veloci, lavorano molto sulla testa, alleggeriscono i pensieri ed hanno un buon effetto sul sistema nervoso (note di testa della precedente classificazione).    Gli oli essenziali della Terra sono pesanti e persistenti, appartengono a legni, resine e radici (in linea di massima, note di base, nella precedente classificazione).    Gli oli essenziali del Fuoco sono caldi, molto attivi, appartengono a spezie ed aromatiche e sono dei potenti bio-attivanti (note di base o note di testa, nella precedente classificazione).   Entrambe le classificazioni sono state individuate unicamente a scopo orientativo ma non sono rigide: alcune sostanze, per la presenza di fragranze ed effetti benefici diversi, vengono classificate ora in uno, ora in un altro insieme (un esempio è l’o.e. di rosa, considerato ‘olio completo’ perché ha note di testa, di cuore e di base).   Naturalmente, una ripartizione molto valida è quella afferente al rimedio o al tipo di pelle su cui sono efficaci. Nella tabella di seguito, riportiamo una sintesi degli oli più usati in relazione alla propria pelle.   Pelle normale: lavanda, rosa Pelle grassa e mista: cistus, mirto Pelle impura e acneica: manuka, mirra, mirto, palissandro, tea tree Pelle secca o matura: semi di carota, rosa, rosa geranio, palissandro, ylang-ylang Pelle irritata: patchouli, rosa geranio Cellulite: arancia rossa, rosmarino, sandalo, ginepro, cipresso   Per quanto tempo e come si conservano? Gli oli essenziali hanno una shelf life abbastanza longeva: essi, se conservati correttamente, possono essere utilizzati anche fino a un anno dalla loro produzione. Tuttavia, per essi vale quanto detto per tutti i cosmetici: laddove riscontri mutamenti sostanziali nell’aspetto o nell’odore, il nostro consiglio è di non usare il prodotto e, anzi, gettarlo via.  Per conservarli correttamente, essi vanno inseriti in bottigliette di vetro oscurato e, comunque, vanno tenuti lontani dalla luce diretta, da fonti di calore e NON in frigorifero. Inoltre, ricorda che sono sostanze molto volatili: quando li utilizzi, presta attenzione a richiudere la bottiglietta per non far evaporare il prodotto.    Precauzioni d’uso 1. Gli oli essenziali sono sostanze molto concentrate e, quindi, NON VANNO MAI APPLICATI DIRETTAMENTE SULLA PELLE. Sono pochissimi gli oli essenziali tollerati dalla pelle. Se applicati ‘puri’ è molto alto il rischio di irritazioni o reazioni allergiche. Per il loro utilizzo, attieniti alle nostre ricette o tutorial.  2. Nella fase di preparazione, come sempre, UTILIZZA I GUANTI MONOUSO. 3. NON AUMENTARE MAI LE DOSI CONSIGLIATE. Anche in questo caso, segui sempre quello che abbiamo indicato nelle ricette.  4. EVITA IL CONTATTO CON GLI OCCHI, oltre che con la pelle e con le mucose. Laddove ciò accada, contatta immediatamente il medico o il farmacista.  5. Ricorda che la concentrazione degli oli essenziali nelle creme non deve superare lo 0,5%. 6. NON INGERIRE. Le nostre ricette riportano il corretto utilizzo degli oli essenziali per il solo uso COSMETICO.  7. TIENI LONTANO DA FONTI DI CALORE, poiché si tratta di sostanze infiammabili 8. TIENI FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI.    Inoltre, ci sono specifiche indicazioni che devi conoscere e seguire se sei in stato interessante, soffri di alcune patologie o adotterai specifici comportamenti nelle ore successive all’impiego dell’olio. In particolare:  SE SEI IN STATO DI GRAVIDANZA O IN ALLATTAMENTO, l’uso di alcuni oli essenziali è assolutamente sconsigliato. Tra questi: anice, basilico, canfora, cannella foglie, cedro, coriandolo, galbano, garofano chiodi, ginepro bacche, issopo, maggiorana, menta piperita, mirra, noce moscata, origano, patchouli, rosmarino, salvia, salvia sclarea, timo rosso, verbena odorosa, zenzero.  Queste stesse sostanze sono sconsigliate anche sulla pelle di bambini molto piccoli.    SE SOFFRI DI EPILESSIA O CONVULSIONI, evita di usare oli essenziali come: angelica, basilico, canfora, cannella foglie, cedro, finocchio dolce, issopo, noce moscata, rosmarino, salvia.   SE TI ESPORRAI AL SOLE NELLE 24 ORE SUCCESSIVE ALL’UTILIZZO DELL’OLIO ESSENZIALE, evita oli essenziali fotosensibilizzanti. Tra questi: angelica, arancio amaro, arancio dolce, bergamotto, cedro, finocchio dolce, limone, mandarino, pompelmo, sandalo, vaniglia, verbena odorosa. Queste stesse sostanze sono sconsigliate anche nel caso ti esporrai a lampade abbronzanti.    In generale, sconsigliamo l’utilizzo di oli essenziali anche a soggetti debilitati, anziani, ipertesi, allergici.

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