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Vero/falso: a proposito di tensioattivi...

Redazione Makeitlab

Utilissimi e diversissimi tra loro. Ecco cinque domande per capire meglio cosa sono e come funzionano i tensioattivi.

 

1) Cos’è un tensioattivo?

È un agente che interviene sulla tensione interfacciale di un liquido.

In pratica, è una sostanza che, in soluzione, si interpone fra due componenti che non si mescolano tra loro (come l’acqua e l’olio) e attenua la “repulsione” tra le due superfici di contatto.

In particolare, se le superfici sono aria e acqua, il tensioattivo diventa "sostenitore di schiuma" (cioè rende la schiuma più densa e persistente), perché facilita l’incorporazione di aria nelle soluzioni.

 

2) I tensioattivi servono solo come agenti schiumogeni?

No. Sono largamente impiegati in cosmetica anche come detergenti per favorire la rimozione dello sporco da cute e capelli.

Per lo stesso motivo, li ritroviamo nei detersivi: grazie a loro, le sostanze grasse che si depositano sui tessuti finiscono per disperdersi nella soluzione di lavaggio.

 

 3) È vero che i tensioattivi hanno una testa e una coda?

Sì. Chimicamente, sono formati da una “testa idrofila”, che ha maggiore affinità con l’acqua, e una “coda idrofoba” che, al contrario, è in grado di interagire con le sostanze grasse (oli vegetali, burri etc.).

Con questa struttura altamente funzionale, i tensioattivi possono inserirsi tra le due superfici di contatto (olio/acqua, oppure aria/acqua nel caso della schiuma).

 

4) Esistono solo tensioattivi di origine sintetica?

No. Ne esiste una vasta gamma di origine naturale, che deriva dall’olio di palma o di cocco.

 

5) Per ogni tipo di emulsione esiste uno specifico tensioattivo?

Sì. In base alla struttura chimica e alle finalità di “spignatto”, possiamo scegliere tra diverse categorie di tensioattivi:

ANIONICI - sono quelli più utilizzati in saponi, detergenti ed emulsioni, pur non essendo proprio delicati. Possono risultare piuttosto aggressivi sulle pelli più sensibili a causa del loro pH, più alto rispetto a quello fisiologico cutaneo (è il caso dell'antipatico Sodio Laurilsolfato o SLS...);

CATIONICI - efficaci come emulsionanti e condizionanti, sono particolarmente indicati per balsami, maschere e prodotti per capelli poiché riducono le cariche elettrostatiche;

ANFOTERI - delicati sulla cute e sui capelli, hanno un grande potere lavante e sono indicati per detergenti e prodotti a risciacquo (bagnoschiuma, shampoo). È il caso dell'Amphotensid B4/C e dell'Amphotensid Cox;

NON IONICI - non aggressivi, sono maggiormente impiegati come sostenitori di schiuma e/o in associazione con tensioattivi di tipo ionico. 

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