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Oli essenziali: cosa sono e soprattutto quando (NON) usarli

Redazione Makeitlab

I cosmetici prodotti seguendo le nostre ricette sono sicuri ed efficaci. Tuttavia, ricorda che stai utilizzando sostanze chimiche. Oltre ai dispositivi di protezione da indossare, è importante che tu conosca controindicazioni e avvertenze di utilizzo degli ingredienti delle tue ricette.

Questo è vero in particolar modo per gli oli essenziali. In questo articolo, ti spieghiamo cosa sono e come impiegarli ma, soprattutto, ti chiediamo di leggere con la massima attenzione le PRECAUZIONI D’USO. 

Sappi, infatti, che alcune di queste sostanze necessarie per produrre profumi, creme o prodotti per capelli sono da ritenersi assolutamente vietate in particolari condizioni (es. gravidanza, allattamento, presenza di patologie…)

Cosa sono? 

Gli oli essenziali sono le sostanze estratte dalle piante aromatiche. Sul nostro sito, li trovi all’interno delle materie prime. Essi sono concentrati in principi attivi e 100% naturali.

Come si presentano?

Una volta estratte, queste sostanze presentano alcune caratteristiche comuni: sono oleose, liquide, volatili, e profumate. 

• Oleose, cioè con un ‘comportamento’ a molto simile a quella degli oli vegetali alimentari (hanno una densità inferiore all’acqua e, quindi, nella fase di distillazione, galleggiano), anche se la loro composizione è molto diversa da quella dei comuni oli che conosciamo.

• Liquide, cioè solubili in alcol e olio, ma, come detto, non in acqua.

• Volatili, perché evaporano rapidamente a contatto con l’aria.

• Profumate, esattamente come la pianta da cui provengono.

Quali sono i più comuni?

Gli oli essenziali sono moltissimi. Essi sono presenti in tutte le piante, ma le quantità maggiori sono presenti in quelle aromatiche. Fra essi, i più comuni quelli estratti dagli agrumi, l’olio essenziale di lavanda, di camomilla, di patchouli, di sandalo, gelsomino, basilico… 

Perché si utilizzano?

Gli oli essenziali hanno svariate applicazioni: alimentari (per esempio nei liquori), mediche (hanno poteri antinfiammatori e antivirali), cosmetiche (in prodotti sia per la pelle che per i capelli), aromaterapiche… 

Essi sono contenuti in diversi prodotti commestibili e non (per es. smalti e vernici ecologiche).

Nella cosmetica a cosa servono?

Ogni olio essenziale ha caratteristiche specifiche ed è dotato di una propria attività: alcuni sono quelli antirughe, altri hanno proprietà lenitive o calmanti, altri ancora sono usati contro la forfora e così via.

E’ per questo che hanno un largo uso nella cosmetica e si ritrovano in creme, lozioni, unguenti, balsami…

In generale, nei cosmetici fatti in casa gli oli essenziali sono utili sia per il loro potere conservante, (antibatterico e antiossidante), che per il buon profumo. 

Impariamo a conoscerli 

Gli oli essenziali vengono classificati, innanzitutto, sotto il profilo ‘aromatico’, cioè a seconda della fragranza, in  note di testa, note di cuore, note di base (oppure note alte, note di centro e note basse). 

 Note di testa: sono quelli dalla fragranza fresca e fruttata o mentolata e pungente, che si avvertono per primi (ma svaniscono anche più rapidamente).

TRA QUESTI: arancio, limone, mandarino, pompelmo, bergamotto, eucalipto, menta, rosmarino, verbena

EFFETTI BENEFICI: le essenze agli agrumi hanno un effetto antidepressivo sul sistema nervoso, quelle degli oli balsamici hanno effetti benefici sul sistema respiratorio. In generale, sono profumi stimolanti, ideali per chi cerca concentrazione.

CARATTERISTICHE: sono le essenze, fra tutte, più volatili in assoluto, ovvero quelle che si dissolvono più velocemente. Sono quelle che si percepiscono per prime. La loro è un’azione rapida sul corpo e sulla mente. Resistenza della fragranza: meno di un’ora.

 

 Note di cuore: sono quelli dall’essenza morbida, floreale e sensuale. Non si percepiscono immediatamente come quelli della prima categoria ma hanno una maggiore permanenza rispetto a essi.

TRA QUESTI: gelsomino, geranio, lavanda, melissa, rosa, ylang-ylang

EFFETTI BENEFICI: tranquillizzante, riequilibrante e vitalizzante

CARATTERISTICHE: volatilità media. Non vengono avvertiti immediatamente. I loro sono effetti percepiti soprattutto dal corpo. Resistenza della fragranza: alcune ore.

 

 Note di base: sono gli olii dalle note di fragranza più profonde, ricavati da legni, resine e spezie. 

TRA QUESTI: cannella, cipresso, ginepro, salvia e sandalo.

EFFETTI BENEFICI: sul corpo hanno effetto tonificante, rubefacente e corroborante, sul piano psichico aiutano a dare stabilità e forza.

CARATTERISTICHE: minore volatilità. Effetti avvertiti soprattutto dalla mente. Resistenza della fragranza: diverse ore.

 

Un’altra differenziazione è quella operata in base al ‘comportamento’ della pianta da cui sono estratti (è, però un errore pensare che le proprietà di un olio coincidano con quelle della pianta) ed è operata in relazione ai quattro elementi naturali: acqua, aria, terra e fuoco.

 Gli oli essenziali dell’Acqua sono quelli estratti soprattutto dai fiori, dalle note seducenti (in linea di massima, note di cuore della precedente classificazione).

 

 Gli oli essenziali dell’Aria sono veloci, lavorano molto sulla testa, alleggeriscono i pensieri ed hanno un buon effetto sul sistema nervoso (note di testa della precedente classificazione).

 

 Gli oli essenziali della Terra sono pesanti e persistenti, appartengono a legni, resine e radici (in linea di massima, note di base, nella precedente classificazione).

 

 Gli oli essenziali del Fuoco sono caldi, molto attivi, appartengono a spezie ed aromatiche e sono dei potenti bio-attivanti (note di base o note di testa, nella precedente classificazione).

 

Entrambe le classificazioni sono state individuate unicamente a scopo orientativo ma non sono rigide: alcune sostanze, per la presenza di fragranze ed effetti benefici diversi, vengono classificate ora in uno, ora in un altro insieme (un esempio è l’o.e. di rosa, considerato ‘olio completo’ perché ha note di testa, di cuore e di base).

 

Naturalmente, una ripartizione molto valida è quella afferente al rimedio o al tipo di pelle su cui sono efficaci. Nella tabella di seguito, riportiamo una sintesi degli oli più usati in relazione alla propria pelle.

 

Pelle normale: lavanda, rosa

Pelle grassa e mista: cistus, mirto

Pelle impura e acneica: manuka, mirra, mirto, palissandro, tea tree

Pelle secca o matura: semi di carota, rosa, rosa geranio, palissandro, ylang-ylang

Pelle irritata: patchouli, rosa geranio

Cellulite: arancia rossa, rosmarino, sandalo, ginepro, cipresso

 

Per quanto tempo e come si conservano?

Gli oli essenziali hanno una shelf life abbastanza longeva: essi, se conservati correttamente, possono essere utilizzati anche fino a un anno dalla loro produzione. Tuttavia, per essi vale quanto detto per tutti i cosmetici: laddove riscontri mutamenti sostanziali nell’aspetto o nell’odore, il nostro consiglio è di non usare il prodotto e, anzi, gettarlo via. 

Per conservarli correttamente, essi vanno inseriti in bottigliette di vetro oscurato e, comunque, vanno tenuti lontani dalla luce diretta, da fonti di calore e NON in frigorifero.

Inoltre, ricorda che sono sostanze molto volatili: quando li utilizzi, presta attenzione a richiudere la bottiglietta per non far evaporare il prodotto. 

 

Precauzioni d’uso

1. Gli oli essenziali sono sostanze molto concentrate e, quindi, NON VANNO MAI APPLICATI DIRETTAMENTE SULLA PELLE. Sono pochissimi gli oli essenziali tollerati dalla pelle. Se applicati ‘puri’ è molto alto il rischio di irritazioni o reazioni allergiche. Per il loro utilizzo, attieniti alle nostre ricette o tutorial. 

2. Nella fase di preparazione, come sempre, UTILIZZA I GUANTI MONOUSO.

3. NON AUMENTARE MAI LE DOSI CONSIGLIATE. Anche in questo caso, segui sempre quello che abbiamo indicato nelle ricette. 

4. EVITA IL CONTATTO CON GLI OCCHI, oltre che con la pelle e con le mucose. Laddove ciò accada, contatta immediatamente il medico o il farmacista. 

5. Ricorda che la concentrazione degli oli essenziali nelle creme non deve superare lo 0,5%.

6. NON INGERIRE. Le nostre ricette riportano il corretto utilizzo degli oli essenziali per il solo uso COSMETICO. 

7. TIENI LONTANO DA FONTI DI CALORE, poiché si tratta di sostanze infiammabili

8. TIENI FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI. 

 

Inoltre, ci sono specifiche indicazioni che devi conoscere e seguire se sei in stato interessante, soffri di alcune patologie o adotterai specifici comportamenti nelle ore successive all’impiego dell’olio. In particolare: 

SE SEI IN STATO DI GRAVIDANZA O IN ALLATTAMENTO, l’uso di alcuni oli essenziali è assolutamente sconsigliato. Tra questi: anice, basilico, canfora, cannella foglie, cedro, coriandolo, galbano, garofano chiodi, ginepro bacche, issopo, maggiorana, menta piperita, mirra, noce moscata, origano, patchouli, rosmarino, salvia, salvia sclarea, timo rosso, verbena odorosa, zenzero. 

Queste stesse sostanze sono sconsigliate anche sulla pelle di bambini molto piccoli. 

 

SE SOFFRI DI EPILESSIA O CONVULSIONI, evita di usare oli essenziali come: angelica, basilico, canfora, cannella foglie, cedro, finocchio dolce, issopo, noce moscata, rosmarino, salvia.

 

SE TI ESPORRAI AL SOLE NELLE 24 ORE SUCCESSIVE ALL’UTILIZZO DELL’OLIO ESSENZIALE, evita oli essenziali fotosensibilizzanti. Tra questi: angelica, arancio amaro, arancio dolce, bergamotto, cedro, finocchio dolce, limone, mandarino, pompelmo, sandalo, vaniglia, verbena odorosa.

Queste stesse sostanze sono sconsigliate anche nel caso ti esporrai a lampade abbronzanti. 

 

In generale, sconsigliamo l’utilizzo di oli essenziali anche a soggetti debilitati, anziani, ipertesi, allergici.

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